venerdì 3 dicembre 2010

Sequestro preventivo e oscuramento per il blog Cartellopoli.com


Ieri il responsabile di Cartellopoli.com, blog che denuncia e traccia le migliaia di installazioni abusive di cartelloni pubblicitari a Roma, ha comunicato che il sito è stato sottoposto a sequestro preventivo dalla magistratura.
La storia è molto semplice: il rappresentante legale di una azienda titolare di impianti pubblicitari, ha presentato nel novembre 2010 querela contro ignoti per il danneggiamento di molte di tali strutture. Il querelante dichiarava nella denuncia che collegava tali danneggiamenti agli interventi presenti su Cartellopoli.com incitanti al danneggiamento della cartellonistica pubblicitaria e riferenti di danneggiamenti effettuati. In particolare citava testi come i seguenti: "le brigate impegnate in bliz [così nel decreto] e sabotaggi sui cartelloni sono attivissime... i gruppi organizzati sul territorio che sono tanti e che si stanno sia organizzando sia moltiplicando... ogni giorno in cui ci sarà un'azione verrete informati e potrete partecipare anche voi agli interventi di gruppo che ormai si susseguono ogni sera".

In seguito a questa denuncia il pubblico ministero ha creduto di ravvisare gli estremi di reato di istigazione a delinquere e ha chiesto il sequestro preventivo del sito. Il giudice gli ha dato ragione e ha disposto il sequestro preventivo e l'oscuramento del sito perché "il permanere nel web delle pubblicazioni rende concreto e attuale il pericolo di ulteriori danni derivanti dalla loro diffusione".

Questi i fatti nudi e crudi. Noi di Migliora Torino crediamo che ci siano gli strumenti democratici e legali per combattere il degrado sociale in tutte le sue forme, compresa quella dell'abusivismo pubblicitario, e crediamo che quando dei cittadini esasperati buttano giù installazione pubblicitarie, non si stia diminuendo il degrado, ma si stia contribuendo a crearlo. E istigare alla distruzione di impianti pubblicitari è comunque sbagliato: essi vanno denunciati alle autorità competenti che devono rimuoverli se abusivi: quando le autorità competenti non li rimuovono nei tempi e nei modi previsti dalla legge le si denuncia per omissione d'atti d'ufficio. Detto ciò però non possiamo non fare ulteriori riflessioni: quanti impianti pubblicitari ha installato abusivamente la ditta querelante? Quante denunce di installazioni abusive fatte alla magistratura sono rimaste lettera morta? Perché una denuncia di un "cartellonaro" ha portato in meno di un mese l'oscuramente di un sito che fa il prezioso lavoro di denuncia dell'abusivismo pubblicitario, se pur con le maniere forti e a volte usando le espressioni sbagliate? Perché denunce di cartelloni pubblicitari abusivi non determinano la rimozione di questi neanche dopo mesi?

Il nostro blog è dalla parte di Cartellopoli.com.

Riteniamo che il blog abbia sbagliato ad ospitare quei messaggi. Secondo noi in futuro dovrà porre più attenzione nel moderare i contenuti che appaiono sul sito. Ma noi vogliamo che Cartellopoli.com continui il suo lavoro. Noi vogliamo ancora leggere le denunce delle varie installazioni abusive, vogliamo che le ditte che installano abusivamente questi impianti vengano fermate. Ci piacerebbe per esempio che la magistratura indagasse sulle ditte come la querelante e ci dicesse quanti impianti pubblicitari autorizzati e quanti non autorizzati tale ditte posseggono. Ci piacerebbe che si indagasse sulle possibili collusioni tra funzionari pubblici e pubblicitari. Ci piacerebbe che la magistratura facesse il suo lavoro con tale precisione e celerità SEMPRE e non solo contro un gruppo di cittadini che pubblica un blog.

Forza Cartellopoli.com tornate on-line, vi aspettiamo!

1 commento:

  1. Veramente un'offesa alla civiltà, povera Roma depredata da queste bande di avvoltoi che ne spolpano impuniti ogni angolo di bellezza.

    Il medioevo più cupo e arrogante rapidamente si propaga come metastasi, le stesse metastasi che i laidi cartellonari spargono per la Città qual cancro infetto, e un senso di impotenza rassegnata e triste raccapriccia la cittadinanza ancora per bene, offesa da questo provvedimento mentre migliaia di impianti abusivi minacciano incolumità e vivibilità della Città senza che nessuno abbia il CORAGGIO istituzionale di intervenire

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