sabato 18 dicembre 2010

Nuova ciclabile di Via Nizza...

 Grazie all'utente Obelix80 del forum di SkyscraperCity possiamo testimoniarvi l'avanzamento della nuova pista ciclabile di Via Nizza, che procede contestualmente ai lavori della linea 1 della  metropolitana.

Come si evince dalle foto la pista non è separata dalla corsia riservata  agli altri veicoli mediante cordolo o barriera di protezione, ma  semplicemente da una striscia gialla a terra.




Stante la scarsa educazione civica imperante in Italia e la cronica scarsità di controlli da parte delle forze dell'ordine Migliora Torino ritiene che la pista necessiti perlomeno di un cordolo rialzato di protezione a tutela dell'incolumità dei ciclisti e a disincentivo della sosta e del transito illegali sulla pista ciclabile.
Sollecitiamo i lettori a scrivere all'Ufficio Biciclette del Comune di Torino, all'indirizzo biciclette@comune.torino.it per richiedere l'apposizione di un cordolo rialzato o altro strumento di separazione della pista dalla corsia riservata ai mezzi a motore.


martedì 7 dicembre 2010

Cartellopoli.com ancora sequestrato, parte la raccolta fondi

NdiMT: Pubblichiamo volentieri l'appello dei gestori di Cartellopoli.com

Cari amici che affermate e vi siete autoconvinti di avere a cuore e volere il bene della vostra città, è arrivato il momento di dimostrarlo. Mettendo mano al portafoglio. Ehi, ehi, niente paura: si tratta di pochi, pochissimi euro, ma significativi. Perché solo partecipando, tutti insieme, all’impegno anche economico che comporta mandare avanti una seria ed efficacie attività civica si può dire di “partecipare” veramente.
E non si tratta solo di raccogliere denari da mettere in cascina per recuperare il blog Cartellopoli, cancellato con la sola colpa di aver messo in seria difficoltà la lobby dei cartellonari romani denunziandone gli abusi. Si tratta anche di questo, certo, ma soprattutto si tratta di creare un fondo, un plafond condiviso da tutti, che permetta ai migliori cittadini di Roma di dire “tutto questo che stiamo facendo è anche un poco mio”. Dieci euro? Venti euro? Ma sì non di più. Via e-mail e in molti commenti c’è chi si è esposto dicendo di poter contribuire per 100, 500 o 1000 euro. In realtà preferiamo tante donazioni, ma piccole affinché un numero più vasto possibile di persone possa prendere parte alla formidabile rivoluzione, all’incredibile cambio di prospettiva e di mentalità che i blog civici stanno determinando.
Il fondo che creeremo grazie alle donazioni di tutti noi non sarà utilizzato solo per i guai con la giustizia di Cartellopoli. Sarà al contrario un tesoretto da utilizzare alla bisogna per tutte le ingiustizie tipo quella che il blog sta subendo in questi giorni. Querele, denunzie, cause, purtroppo temiamo di essere solo all’inizio. Più ci avviciniamo al nostro obbiettivo, ovvero eliminare dalla città la volgarità, la prepotenza, il crimine e lo scempio di quasi tutte le ditte cartellonare, più cercheranno di fermarci. E auguriamoci che lo facciano solo con le carte bollate e non con altro…
Ecco perché vi invitiamo a donare qualcosa di vostro tramite PayPal (è lo strumento più veloce e sicuro) e a far donare, a spargere la voce, a far sapere a tutti che ci sono delle persone che, senza alcun interesse, si stanno battendo per una città più bella e giusta e che hanno bisogno di un briciolo di aiuto. Ci serve per raccogliere risorse, ma ci serve anche per fidelizzare quanto più pubblico possibile attorno ai “nostri” temi: un conto è seguire una battaglia civica leggiucchiandone in giro, altro conto è autotassarsi (anche se per pochi euro). Scommettiamo che nel secondo caso la partecipazione sarà più sentita, calda, profonda, presente?
Le credenziali per controllare il conto donazioni saranno consegnate a diverse persone. Alle diverse anime del movimento anti-cartelloni. Per garanzia di tutti, dunque, saranno tre persone a detenere le password per controllare il conto, l’affluenza dei soldi, la loro eventuale spesa che sarà puntugliosamente comunicata a tutti. Tutti i donatori, salvo chi vorrà restare anonimo, saranno elencati nei vari blog aderenti a questo grande movimento civico che non ha eguali nella storia moderna.
Stiamo cambiando da dentro questa città e vi chiediamo un piccolo segnale di vicinanza e condivisione a quello che stiamo facendo e che faremo insieme.

NdiMT: seguite il link in basso per accedere alla pagina delle donazioni:

http://www.degradoesquilino.com/2010/12/cartellopoli-ancora-sequestrato-parte-la-raccolta-fondi.html

venerdì 3 dicembre 2010

Sequestro preventivo e oscuramento per il blog Cartellopoli.com


Ieri il responsabile di Cartellopoli.com, blog che denuncia e traccia le migliaia di installazioni abusive di cartelloni pubblicitari a Roma, ha comunicato che il sito è stato sottoposto a sequestro preventivo dalla magistratura.
La storia è molto semplice: il rappresentante legale di una azienda titolare di impianti pubblicitari, ha presentato nel novembre 2010 querela contro ignoti per il danneggiamento di molte di tali strutture. Il querelante dichiarava nella denuncia che collegava tali danneggiamenti agli interventi presenti su Cartellopoli.com incitanti al danneggiamento della cartellonistica pubblicitaria e riferenti di danneggiamenti effettuati. In particolare citava testi come i seguenti: "le brigate impegnate in bliz [così nel decreto] e sabotaggi sui cartelloni sono attivissime... i gruppi organizzati sul territorio che sono tanti e che si stanno sia organizzando sia moltiplicando... ogni giorno in cui ci sarà un'azione verrete informati e potrete partecipare anche voi agli interventi di gruppo che ormai si susseguono ogni sera".

In seguito a questa denuncia il pubblico ministero ha creduto di ravvisare gli estremi di reato di istigazione a delinquere e ha chiesto il sequestro preventivo del sito. Il giudice gli ha dato ragione e ha disposto il sequestro preventivo e l'oscuramento del sito perché "il permanere nel web delle pubblicazioni rende concreto e attuale il pericolo di ulteriori danni derivanti dalla loro diffusione".

Questi i fatti nudi e crudi. Noi di Migliora Torino crediamo che ci siano gli strumenti democratici e legali per combattere il degrado sociale in tutte le sue forme, compresa quella dell'abusivismo pubblicitario, e crediamo che quando dei cittadini esasperati buttano giù installazione pubblicitarie, non si stia diminuendo il degrado, ma si stia contribuendo a crearlo. E istigare alla distruzione di impianti pubblicitari è comunque sbagliato: essi vanno denunciati alle autorità competenti che devono rimuoverli se abusivi: quando le autorità competenti non li rimuovono nei tempi e nei modi previsti dalla legge le si denuncia per omissione d'atti d'ufficio. Detto ciò però non possiamo non fare ulteriori riflessioni: quanti impianti pubblicitari ha installato abusivamente la ditta querelante? Quante denunce di installazioni abusive fatte alla magistratura sono rimaste lettera morta? Perché una denuncia di un "cartellonaro" ha portato in meno di un mese l'oscuramente di un sito che fa il prezioso lavoro di denuncia dell'abusivismo pubblicitario, se pur con le maniere forti e a volte usando le espressioni sbagliate? Perché denunce di cartelloni pubblicitari abusivi non determinano la rimozione di questi neanche dopo mesi?

Il nostro blog è dalla parte di Cartellopoli.com.

Riteniamo che il blog abbia sbagliato ad ospitare quei messaggi. Secondo noi in futuro dovrà porre più attenzione nel moderare i contenuti che appaiono sul sito. Ma noi vogliamo che Cartellopoli.com continui il suo lavoro. Noi vogliamo ancora leggere le denunce delle varie installazioni abusive, vogliamo che le ditte che installano abusivamente questi impianti vengano fermate. Ci piacerebbe per esempio che la magistratura indagasse sulle ditte come la querelante e ci dicesse quanti impianti pubblicitari autorizzati e quanti non autorizzati tale ditte posseggono. Ci piacerebbe che si indagasse sulle possibili collusioni tra funzionari pubblici e pubblicitari. Ci piacerebbe che la magistratura facesse il suo lavoro con tale precisione e celerità SEMPRE e non solo contro un gruppo di cittadini che pubblica un blog.

Forza Cartellopoli.com tornate on-line, vi aspettiamo!

martedì 30 novembre 2010

Corso Marconi: pista ciclabile di giorno, parcheggio di notte

(dal blog Sun Salvario Views)

Ecco come si presentava la pista ciclabile di corso Marconi giovedì sera verso le 23. Speravamo che non fosse questo il suo destino, ma ce lo aspettavamo.
Fotografia di Randis Codemino
Corso Marconi è in via di ridefinizione nell'attesa di una futura pedonalizzazione ma, come è stato definito da Randis Codemino, oggi è "un mix urbano di sensi di marcia, piste ciclabili e fantasiosi stop, che hanno tramutato l'elegante corso nel manifesto internazionale del creativismo urbanistico."

Ed in più la pista ciclabile, nel tratto tra via Madama Cristina e corso Massimo d' Azeglio, sembra funzionare ad orari: di giorno vera pista ciclabile, attraversata pure da qualche bicicletta, e di notte, soprattutto nel weekend, un comodo parcheggio per chi si dirige nei numerosi locali della zona.

(http://sunsalvario.blogspot.com/2010/11/pista-ciclabile-di-giorno-parcheggio-di.html)

sabato 13 novembre 2010

Nasce l’Associazione Rispettando San Salvario

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:


Gentili amici di Migliora Torino,

sono un residente di San Salvario, “soffro” anch’io di movida molesta e da un po’ seguo il blog.

Volevo segnalarvi che anche a San Salvario è nato un Comitato spontaneo di cittadini costituitosi recentemente in un associazione culturale, di cui io sono uno dei fondatori; questa associazione, che abbiamo deciso di chiamare Rispettando San Salvario (in allegato un primo comunicato della stessa) è appena nata e stiamo incominciando ora a raccogliere le adesioni. Lo scopo dell’associazione è combattere il degrado del quartiere e, in cooperazione con altre, il degrado della nostra città. Vogliamo batterci non solo contro il disturbo notturno dei locali, ma anche per una migliore qualità della vita nel nostro quartiere, particolarmente problematica a causa di sporcizia, bivacco, ubriachezza molesta, sosta selvaggia, ecc. come probabilmente già sapete.

Vi chiediamo quindi di pubblicizzare la nostra iniziativa sul blog o con altri mezzi, al fine di poter coinvolgere il maggior numero di cittadini possibile. Da parte nostra abbiamo avuto riscontro, in questo nostro inizio promettente, di una maggiore sensibilità al problema da parte sia dei residenti sia delle istituzioni; riteniamo comunque che questo sia il momento per fare pressione e ottenere finalmente qualcosa di concreto dall’amministrazione e dalle istituzioni coinvolte; non dimentichiamo che il 2011 è l’anno non solo del 150° dell’Unità d’Italia, ma anche delle elezioni comunali e circoscrizionali.

Spero di poter contare sul vostro aiuto anche per far rete con altri cittadini di altri quartieri, se lo vorrete io e gli altri aderenti all’associazione potremo inviare documenti fotografici e non riguardanti i problemi di San Salvario e le nostre iniziative.

Sono a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento, i miei recapiti sono sotto riportati.

Cordiali saluti

Roberto
risansalvario@gmail.com



Noi del blog Migliora Torino facciamo tantissimi auguri a Roberto e all’Associazione Rispettando San Salvario e rimaniamo a loro disposizione per pubblicare le future iniziative.
In bocca al lupo!
(Di seguito il comunicato ufficiale della nascita dell’Associazione)


Chiesa di San Salvario (Foto di Paolo Favaro - http://www.paolofavaro.com/)





È nata l'associazione:

«RI.SA»
«RISPETTANDO SAN SALVARIO»

È promossa dai cittadini del quartiere contro il degrado generato dalla movida selvaggia.

È rispetto per la salute e i sonni, per i cuori e i cervelli, per le arterie e le orecchie.

È rispetto per i nostri malati e i nostri anziani, per i nostri studenti e i nostri lavoratori.

È rispetto per le leggi, comprese quelle che vietano rumori e disturbo del riposo e delle occupazioni dei cittadini di giorno e ancora più di notte.

È rispetto per la Costituzione che tutela la nostra salute e promuove la pacifica e civile convivenza nelle comunità.

È rispetto per l'ambiente del nostro quartiere, degradato da sporcizia, bivacchi, movida selvaggia, droga, latrine a cielo aperto, occupazione indebita di suolo pubblico, sosta selvaggia, viabilità congestionata…


L'associazione RI.SA vuole:

  • favorire il coinvolgimento dei cittadini nella vita del quartiere
  • migliorare le condizioni di vivibilità, contrastando tutte le forme d'inquinamento nel rispetto delle leggi nazionali, regionali e comunali
  • svolgere un'opera di promozione e prevenzione della salute
  • costruire una rete di rapporti anche con i cittadini di altri quartieri vittime delle medesime cause di degrado.

Difendiamo le nostre vie e le nostre vite da:

  • inquinamento acustico
  • inquinamento ambientale.

Promuoviamo la vivibilità sociale.


ASSOCIAZIONE «RI.SA RISPETTANDO SAN SALVARIO»



Torino, 20 ottobre 2010

domenica 31 ottobre 2010

"Torino è pronta a sottomettersi al gran sacrifizio nell'interesse d'Italia."

In occasione dei festeggiamenti per il Centocinquantesimo Annirversario dell'Unità d'Italia, il blog Migliora Torino! vuole ricordare i Caduti di Torino del settembre 1864 e lo fa riportando integralmente il proclama dei Comitati Riuniti dei manifestanti, da essi redatto dopo gli eccidi.




PROCLAMA DEI COMITATI RIUNITI

Torino Agli Italiani 

Torino poteva tacere dinanzi al sangue che fu versato nelle sue vie. Torino non può tacere dinanzi alle calunnie con cui si tenta di separarla dall'Italia.
All'annunzio di una convenzione colla Francia, in cui ponevasi per guarentigia al potere temporale del Papa il trasferimento della capitale a Firenze, Torino si commosse, e le pacifiche ed ordinate dimostrazioni cominciarono col grido di Italia e Roma.
Se Torino s'ingannasse quando la convenzione colla Francia interpretava come abbandono di Roma, lo dicono ora ben chiaro i giornali ufficiali del Governo francese che ci annunciano essere il potere temporale del Papa una condizione indeclinabile alla costituzione politica d'Italia.
Alle grida di Italia e Roma, di Torino o Roma, di vogliamo l'unità d'Italia colla capitale in Roma, che si andavano levando per le vie della città, la polizia mal diretta, mal ordinata, mal inspirata rispose sguainando le daghe contro l'inerme popolazione.

— E Torino sentì fischiare per le sue piazze le palle omicide, e spargere per la demenza di chi ci governa nella commossa città la desolazione e la morte. Il Ministero doveva rendere conto di quel sangue e cadde, e la causa dell'umanità ha trionfato.

Non dimentichi ora l'Italia che Torino fu la prima ad applaudire al voto con cui il Parlamento proclamava doversi a Roma compiere i destini italiani.
Associandosi agli atti del risorgimento italiano essa ben sentiva sin da principio che le sue sorti municipali potevano trovarsi mutate. Però non ristette. Ella può sentire domestici danni, ma di questo solo, ora come ieri, si travaglia perché intiero si compia il programma nazionale.
Triste colui che sparge mal seme di civile discordia eccitando il sospetto sulla abnegazione nostra.
Noi vogliamo Roma!
Alle calunnie di costoro risponderemo colle parole di quell'illustre italiano che fu il conte di Cavour: Torino è pronta a sottomettersi al gran sacrifizio nell'interesse d'Italia.
Noi vogliamo Roma!
24 settembre 1864

mercoledì 6 ottobre 2010

Salviamo l'Osservatorio Meteorologico di Roma

Ci spostiamo temporaneamente a Roma per segnalare questa iniziativa dell'Associazione Bernacca:

Lo storico Osservatorio meteo del Collegio Romano, attivo da 228 anni dovrà lasciare la sede occupata dal 1879.
Nessuno, ad ora, sa dove sarà trasferito, ma la cosa più grave sta nel fatto che non si sa quale sarà la futura collocazione della Biblioteca, dell'immenso archivio storico e della collezione di antichi strumenti, meteo e non; un patrimonio inestimabile portato avanti per oltre due secoli da numerose personalità, con grande passione.
La scelta nasce dai tagli alla ricerca messa in atto il 27 settembre dal CRA ( Consiglio per la ricerca e per la sperimentazione in agricoltura).
Ci chiediamo come si possa prendere una scelta del genere, quali siano le motivazioni e come può un ente per la ricerca gettare al vento un archivio storico di "ricerca", costruito in oltre due secoli!
E' un atto di barbarie verso la storia, la cultura e la meteo Romana e Italiana.
Un pezzo di storia preso a calci, che una volta dilapidato non potrà mai più essere recuperato.
Risulta incomprensibile tale decisione anche perché, come è stato dichiarato dal personale dell'Osservatorio, "i locali sono in uso gratuito e il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali si è formalmente impegnato a sostenere tutte le spese di gestione".
La Biblioteca, nota come "Biblioteca Centrale della Meteorologia Italiana", dichiarata nel 1998 "bene immobile dello Stato", è composta da più di 15.000 testi di meteorologia e geofisica italiani ed esteri, rari e di pregio, alcuni risalenti al '500, ed è la principale memoria storica della tradizione meteorologica e geofisica italiana dell'età moderna, e nel corso dei secoli ha ospitato Galileo Galilei, padre Angelo Secchi, Enrico Fermi.
Oltre i testi vi sono molti strumenti meteo e sismici di grande valore che testimoniano l'evoluzione dei sistemi di misura nel nostro paese.
L'archivio storico meteorologico - uno dei pochi al mondo per serie meteo plurisecolari - consta di oltre SEI MILIONI di dati suddivisi per ogni variabile meteo.
L'Associazione Bernacca, che spera si uniscano altre associazioni meteo Italiane, è contraria a questa decisione.
Cercheremo di salvare il patrimonio inestimabile che qualche mente illuminata vuole dilapidare.

Firma la petizione per salvare l'Osservatorio!