lunedì 7 marzo 2011

Nasce il nuovo Forum nazionale Lotta al degrado

Nell'ottobre 2009 nacque il Forum nazionale di Lotta al degrado, luogo di incontro, aggregazione e discussione per associazioni, blogger, attivisti e semplici lettori. Questo forum ora non è più attivo, ma è stato sostituito da un forum completamente nuovo, presente all'indirizzo:

http://lottaaldegrado.forumfree.it/

Purtroppo tutte le vecchie utenze non sono più valide per l'accesso, per cui è necessario procedere ad una nuova registrazione.
Ricordatevi di cambiare l'indirizzo nel vostro blog o sito! Ma soprattutto, vi aspettiamo numerosi!

martedì 8 febbraio 2011

Sun Salvario Views: Il muro del degrado al Valentino

tratto dal blog Sun Salvario Views

Ripubblichiamo un post di nove mesi fa che mostrava la situazione del Parco del Valentino lungo Viale Pier Andrea Mattioli. La situazione non è affatto cambiata e nell’anno del 150° dell’ Unità uno dei parchi più belli d’Italia si trova fortemente degradato.


Dalle Olimpiadi del 2006, o poco dopo, la recinzione dell’Orto Botanico, al Valentino, venne ricoperta da un’allegra lamiera verde.
Ai tempi il Valentino era diventato un mercato di droga a cielo aperto. Si poteva tranquillamente acquistare hashish nel Viale Pier Andrea Mattioli o eroina sulle collinette vicine. Poi la Polizia iniziò, a suon di sirene e inseguimenti sui prati, ad arrestare i pusher. Allora i pusher si rifugiarono dietro la cancellata dell’Orto Botanico, e da lì richiamavano i clienti.


Fu allora che per "riqualificare" il parco fu eretto questo muro verde che effettivamente impediva lo spaccio e la deturpazione dell’Orto Botanico.
Ora i tempi sono cambiati: al Valentino non c’è l’ombra di un pusher, nelle vicinanze dell’Orto si è insediata una stazione di Polizia e la zona è frequentemente pattugliata da macchine della Guardia di Finanza. Il Valentino ha riacquistato la sua funzione di parco... ma l’orribile recinzione resta lì.
Oggi è ricoperta di scritte... non è ora di toglierla e restituire dignità ai bei viali alberati del Valentino?


Attualmente sono in corso dei lavori nei bagni liberty di Viale Pier Andrea Mattioli che erano malandati e ricoperti di scritte. Sempre lungo Viale Pier Andrea Mattioli molti alberi storici sono stati abbattuti e (come si vede dalla foto) sono stati lasciati i tronchi segati.
Invece sono stati rasi al suolo i bagni pubblici nell’area giochi di Viale Carlo Ceppi e l’intera area è oggetto di manutenzione straordinaria. Il viale centrale, dove i bambini erano soliti giocare a calcio, è recintato e di recente sono stati aggiunti dei macchinari per il fitness.
Lavori in corso anche nel bellissimo Giardino Roccioso: l’ingresso principale sta per essere ripavimentato e l’area del roseto non è più accessibile.


Leggi l’articolo originale

domenica 23 gennaio 2011

Nasce l'Associazione Abitanti di piazza Vittorio

È con piacere che pubblichiamo il comunicato stampa della nascita dell'Associazione Abitanti di piazza Vittorio e zone circostanti.


COMUNICATO STAMPA




NASCE L’ASSOCIAZIONE ABITANTI PIAZZA VITTORIO E ZONE CIRCOSTANTI

Torino è una città meravigliosa e Piazza Vittorio è uno dei suoi gioielli.
Piazza Vittorio potrebbe essere centro pulsante di iniziative di svago, culturali e ricreative; potrebbe valorizzare l’artigianato e l’arte torinese.
Invece, a causa di scelte insensate, la piazza e tutte le zone adiacenti – Via Eusebio Bava, Via Matteo Pescatore, Via Principe Amedeo e anche Via delle Rosine e Piazza Maria Teresa – subiscono invasioni notturne che impediscono ai residenti di dormire e causano ingorghi di macchine e imbrattamento di marciapiedi.
Per reagire a questa situazione è nata l’Associazione Abitanti di piazza Vittorio e zone circostanti.
Il suo obiettivo è promuovere le iniziative di natura politica, tecnica e legale necessarie per assicurare la vivibilità.
Pretendiamo che il Comune di Torino faccia il suo dovere prima di tutto facendo rispettare le leggi su traffico e rumore.
E questo lo otterremo se saremo molti e uniti. Vogliamo poter dormire la notte, ma anche tornare a vedere una Piazza Vittorio bella, viva e dignitosa, che ci faccia sentire davvero orgogliosi di vivere a Torino.
Unisciti a noi. Per ricevere maggiori informazioni scrivi a: info@associazionepiazzavittorio.it

FINE COMUNICATO

venerdì 7 gennaio 2011

Moschea di Via Urbino: dichiarazione del CCST.

Riceviamo e pubblichiamo volentieri la dichiarazione del Coordinamento Comitati Spontanei Torino riguardo la questione dell'apertura di una Moschea in Via Urbino, che ci trova completamente d'accordo


COMUNICATO STAMPA



MOSCHEA DI VIA URBINO: URGE UN PATTO SOCIALE

Sul tema della Moschea di via Urbino, il cui progetto ha avuto il via libera del Comune il 31 dicembre, il C.C.S.T. - Coordinamento Comitati Spontanei Torinesi è impegnato da tempo.

Nel tentativo di coniugare le legittime esigenze della comunità musulmana torinese, che chiede di avere un posto dignitoso ove pregare, ed i timori dei residenti, preoccupati per l'insorgere del fondamentalismo religioso ed un peggioramento della qualità della vita nel quartiere, il C.C.S.T. ha presentato sin dal maggio 2010 un patto sociale con la proposta di sottoscriverlo insieme a Comune e Prefettura.

Un accordo che impegnerebbe le parti a riconoscere «garanzie di vivibilità, sicurezza e decoro a tutti coloro che risiedono nella via e nelle vie limitrofe», necessarie a «mantenere il giusto equilibrio tra residenti e cittadini di fede musulmana», «ferma restando ogni doverosa adozione delle misure di sicurezza».

Un proposta che Sergio Chiamparino, Sindaco di Torino, ed Ilda Curti, Assessore alle Politiche per l'integrazione del Comune di Torino, hanno accolto favorevolmente impegnandosi recentemente a farsene portavoce in Prefettura.
Il clima surriscaldato di questi ultimi giorni è una chiara dimostrazione di quanto il patto sociale da noi proposto sia urgente e necessario per rasserenare gli animi dell'opinione pubblica torinese e costruire intorno all'iniziativa una vera coesione sociale.


Ufficio Stampa
C.C.S.T. - Coordinamento Comitati Spontanei Torinesi

Torino, 4 gennaio 2011

Permalink:
http://www.ccst.it/documenti/comunicati-stampa/moschea-di-via-urbino-urge-un-patto-sociale.html



UFFICIO STAMPA

INFO: (+39) 339.833.30.51

Web: www.ccst.it E-mail: ufficio.stampa@ccst.it

FINE COMUNICATO


Noi di Migliora Torino siamo (ovviamente!) contro qualsiasi discriminazione, di qualunque tipo, e riteniamo che i concittadini e gli immigrati che abbracciano la fede musulmana abbiano il diritto di avere un posto dove pregare e riunirsi. Siamo anche contro i beceri stereotipi che vedono in un immigrato un problema o in un musulmano un terrorista.
Tuttavia siamo anche consapevoli che, stante la quasi incredibile faciloneria con cui in Italia sono gestiti l'ordine pubblico e la convivenza civile, il progetto di Moschea deve essere accompagnato ad una emancipazione sia della parte musulmana sia della restante parte della comunità, responsabilizzando tutti al rispetto reciproco e instaurando reali forme di collaborazione, di socializzazione e di dialogo.
Migliora Torino è disponibile a pubblicare le dichiarazioni dei cittadini musulmani che volessero intervenire nella questione.

sabato 18 dicembre 2010

Nuova ciclabile di Via Nizza...

 Grazie all'utente Obelix80 del forum di SkyscraperCity possiamo testimoniarvi l'avanzamento della nuova pista ciclabile di Via Nizza, che procede contestualmente ai lavori della linea 1 della  metropolitana.

Come si evince dalle foto la pista non è separata dalla corsia riservata  agli altri veicoli mediante cordolo o barriera di protezione, ma  semplicemente da una striscia gialla a terra.




Stante la scarsa educazione civica imperante in Italia e la cronica scarsità di controlli da parte delle forze dell'ordine Migliora Torino ritiene che la pista necessiti perlomeno di un cordolo rialzato di protezione a tutela dell'incolumità dei ciclisti e a disincentivo della sosta e del transito illegali sulla pista ciclabile.
Sollecitiamo i lettori a scrivere all'Ufficio Biciclette del Comune di Torino, all'indirizzo biciclette@comune.torino.it per richiedere l'apposizione di un cordolo rialzato o altro strumento di separazione della pista dalla corsia riservata ai mezzi a motore.


martedì 7 dicembre 2010

Cartellopoli.com ancora sequestrato, parte la raccolta fondi

NdiMT: Pubblichiamo volentieri l'appello dei gestori di Cartellopoli.com

Cari amici che affermate e vi siete autoconvinti di avere a cuore e volere il bene della vostra città, è arrivato il momento di dimostrarlo. Mettendo mano al portafoglio. Ehi, ehi, niente paura: si tratta di pochi, pochissimi euro, ma significativi. Perché solo partecipando, tutti insieme, all’impegno anche economico che comporta mandare avanti una seria ed efficacie attività civica si può dire di “partecipare” veramente.
E non si tratta solo di raccogliere denari da mettere in cascina per recuperare il blog Cartellopoli, cancellato con la sola colpa di aver messo in seria difficoltà la lobby dei cartellonari romani denunziandone gli abusi. Si tratta anche di questo, certo, ma soprattutto si tratta di creare un fondo, un plafond condiviso da tutti, che permetta ai migliori cittadini di Roma di dire “tutto questo che stiamo facendo è anche un poco mio”. Dieci euro? Venti euro? Ma sì non di più. Via e-mail e in molti commenti c’è chi si è esposto dicendo di poter contribuire per 100, 500 o 1000 euro. In realtà preferiamo tante donazioni, ma piccole affinché un numero più vasto possibile di persone possa prendere parte alla formidabile rivoluzione, all’incredibile cambio di prospettiva e di mentalità che i blog civici stanno determinando.
Il fondo che creeremo grazie alle donazioni di tutti noi non sarà utilizzato solo per i guai con la giustizia di Cartellopoli. Sarà al contrario un tesoretto da utilizzare alla bisogna per tutte le ingiustizie tipo quella che il blog sta subendo in questi giorni. Querele, denunzie, cause, purtroppo temiamo di essere solo all’inizio. Più ci avviciniamo al nostro obbiettivo, ovvero eliminare dalla città la volgarità, la prepotenza, il crimine e lo scempio di quasi tutte le ditte cartellonare, più cercheranno di fermarci. E auguriamoci che lo facciano solo con le carte bollate e non con altro…
Ecco perché vi invitiamo a donare qualcosa di vostro tramite PayPal (è lo strumento più veloce e sicuro) e a far donare, a spargere la voce, a far sapere a tutti che ci sono delle persone che, senza alcun interesse, si stanno battendo per una città più bella e giusta e che hanno bisogno di un briciolo di aiuto. Ci serve per raccogliere risorse, ma ci serve anche per fidelizzare quanto più pubblico possibile attorno ai “nostri” temi: un conto è seguire una battaglia civica leggiucchiandone in giro, altro conto è autotassarsi (anche se per pochi euro). Scommettiamo che nel secondo caso la partecipazione sarà più sentita, calda, profonda, presente?
Le credenziali per controllare il conto donazioni saranno consegnate a diverse persone. Alle diverse anime del movimento anti-cartelloni. Per garanzia di tutti, dunque, saranno tre persone a detenere le password per controllare il conto, l’affluenza dei soldi, la loro eventuale spesa che sarà puntugliosamente comunicata a tutti. Tutti i donatori, salvo chi vorrà restare anonimo, saranno elencati nei vari blog aderenti a questo grande movimento civico che non ha eguali nella storia moderna.
Stiamo cambiando da dentro questa città e vi chiediamo un piccolo segnale di vicinanza e condivisione a quello che stiamo facendo e che faremo insieme.

NdiMT: seguite il link in basso per accedere alla pagina delle donazioni:

http://www.degradoesquilino.com/2010/12/cartellopoli-ancora-sequestrato-parte-la-raccolta-fondi.html

venerdì 3 dicembre 2010

Sequestro preventivo e oscuramento per il blog Cartellopoli.com


Ieri il responsabile di Cartellopoli.com, blog che denuncia e traccia le migliaia di installazioni abusive di cartelloni pubblicitari a Roma, ha comunicato che il sito è stato sottoposto a sequestro preventivo dalla magistratura.
La storia è molto semplice: il rappresentante legale di una azienda titolare di impianti pubblicitari, ha presentato nel novembre 2010 querela contro ignoti per il danneggiamento di molte di tali strutture. Il querelante dichiarava nella denuncia che collegava tali danneggiamenti agli interventi presenti su Cartellopoli.com incitanti al danneggiamento della cartellonistica pubblicitaria e riferenti di danneggiamenti effettuati. In particolare citava testi come i seguenti: "le brigate impegnate in bliz [così nel decreto] e sabotaggi sui cartelloni sono attivissime... i gruppi organizzati sul territorio che sono tanti e che si stanno sia organizzando sia moltiplicando... ogni giorno in cui ci sarà un'azione verrete informati e potrete partecipare anche voi agli interventi di gruppo che ormai si susseguono ogni sera".

In seguito a questa denuncia il pubblico ministero ha creduto di ravvisare gli estremi di reato di istigazione a delinquere e ha chiesto il sequestro preventivo del sito. Il giudice gli ha dato ragione e ha disposto il sequestro preventivo e l'oscuramento del sito perché "il permanere nel web delle pubblicazioni rende concreto e attuale il pericolo di ulteriori danni derivanti dalla loro diffusione".

Questi i fatti nudi e crudi. Noi di Migliora Torino crediamo che ci siano gli strumenti democratici e legali per combattere il degrado sociale in tutte le sue forme, compresa quella dell'abusivismo pubblicitario, e crediamo che quando dei cittadini esasperati buttano giù installazione pubblicitarie, non si stia diminuendo il degrado, ma si stia contribuendo a crearlo. E istigare alla distruzione di impianti pubblicitari è comunque sbagliato: essi vanno denunciati alle autorità competenti che devono rimuoverli se abusivi: quando le autorità competenti non li rimuovono nei tempi e nei modi previsti dalla legge le si denuncia per omissione d'atti d'ufficio. Detto ciò però non possiamo non fare ulteriori riflessioni: quanti impianti pubblicitari ha installato abusivamente la ditta querelante? Quante denunce di installazioni abusive fatte alla magistratura sono rimaste lettera morta? Perché una denuncia di un "cartellonaro" ha portato in meno di un mese l'oscuramente di un sito che fa il prezioso lavoro di denuncia dell'abusivismo pubblicitario, se pur con le maniere forti e a volte usando le espressioni sbagliate? Perché denunce di cartelloni pubblicitari abusivi non determinano la rimozione di questi neanche dopo mesi?

Il nostro blog è dalla parte di Cartellopoli.com.

Riteniamo che il blog abbia sbagliato ad ospitare quei messaggi. Secondo noi in futuro dovrà porre più attenzione nel moderare i contenuti che appaiono sul sito. Ma noi vogliamo che Cartellopoli.com continui il suo lavoro. Noi vogliamo ancora leggere le denunce delle varie installazioni abusive, vogliamo che le ditte che installano abusivamente questi impianti vengano fermate. Ci piacerebbe per esempio che la magistratura indagasse sulle ditte come la querelante e ci dicesse quanti impianti pubblicitari autorizzati e quanti non autorizzati tale ditte posseggono. Ci piacerebbe che si indagasse sulle possibili collusioni tra funzionari pubblici e pubblicitari. Ci piacerebbe che la magistratura facesse il suo lavoro con tale precisione e celerità SEMPRE e non solo contro un gruppo di cittadini che pubblica un blog.

Forza Cartellopoli.com tornate on-line, vi aspettiamo!