L'installazione di cartelloni pubblicitari è un metodo che una amministrazione comunale ha per incassare qualche quattrino e per questo motivo sono presenti un po' in tutte le città italiane.
Tali cartelloni, di cui esistono varie misure, alcune veramente enormi, non possono essere collocati ovunque, giacché sono soggetti a vincoli, per esempio, da parte del Codice della Strada, delle Soprintendenze Archeologiche, ambientali, eccetera.
Tuttavia, come spesso in questo Paese capita, in alcune parti d'Italia il fenomeno è andato fuori controllo e vi è una massiccia proliferazione di cartelloni, installati perlopiù abusivamente, non solo violando i regolamenti, ma anche ostacolando l'uso di marciapiedi e passaggi pedonali o chiudendo la visuale a finestre di abitazioni e vetrine dei negozi.
È esemplificativo di questo stato di cose ancora una volta la città di Roma, alle soglie del terzo millennio patria del degrado, dell'incuria e dell'illecito.
Ma ora sembra che stia avvenendo qualcosa di epocale: gruppi di cittadini, prima molto ristretti, ma ora sempre più numerosi hanno cominciato a protestare e, stante anche l'assoluta incapacità (o volontà?) del Comune di Roma ad affrontare il problema, sono passati all'azione.
Prima hanno cominciato a scrivere "abusivo", "basta!" eccetera sopra i cartelloni.
Ed è di poco fa la fotografia di un cartellone eradicato e collocato presso i cassonetti della nettezza urbana, col chiaro significato di "gettarlo in discarica".
Ovviamente questo blog è dalla parte dei cittadini e pensiamo che di cartelloni pubblicitari ce ne dovrebbero essere pochi e ben pensati.
Torino è una città che per ora sembra abbastanza risparmiata da questa calata di "barbari pubblicitari", ma esortiamo i lettori a vigilare e segnalarci qualsiasi situazione d'abuso o poco chiara.
Roma, anche a causa di questi cartelloni, è praticamente stuprata, non vogliamo che lo diventi anche Torino!